Storia di Torino di Luigi Cibrario
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nazionalità italianala possa e l'onor dell'armi cittadine
l'aura clic feconda e nudrisce la sacra favilla degli ingegnila preminenza degli studi più virili e più generosi
il forte sentire e 'I forte operarela volontà che s'innerva fra gli ostacoli
e sa infrenarsi e durarla per vincereconviene
dico assolutamenteche questa terra divenga esempio all'Italia
così di civili ordinamenticome d'ottima educazione religiosa
civile e letteraria.
Scendendo questa stradala prima chiesa che si incontra è quella di San Francesco di Paola
e che fu de' Minimi
coll'annesso convento.
Questi frati erano già introdotti a Torino nel 1627
e si trattava d'edificare loro una chiesa al Valentino (1). Cinque anni dopo la chiesa era costrutta nel sito in cui ora si vede per munificenza di Maria Cristina (2). Accadde allora un caso che trafisse il cuore di tutti i buoni. Levavasi innanzi alla chiesa una gran croce. Una mattina trovossi per mani scellerate abbattutaed appeso il titolo della medesima alle colonne della forca (3). La città gareggiò coi principi in divote espiazioni per quell'oltraggio.
Se la fabbrica della chiesa era a un dipresso compiuta nel 1634
assai tempo e danaro fu ancora impiegato nello abbellirla ed arricchirlae dotarla di ricche suppellettili
nel che instancabile veramente fu la liberalità di Madama Reale e di Carlo Emmanuele ir. Anziquest'ultimo nel 1651 essendo caduto
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (519/781)
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