Storia di Torino di Luigi Cibrario
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l.llìllO QUA» IOdal 1585 dichiarava di voler fondare uno spedale sotto al titolo dell'Annunziata pel ricovero dei mendicanti; ma perchè sopravvennero di poi casi di guerra e pestilenze che intorbidarono quel pio disegno
non potè il medesimo avere esecuzione tino all'anno 1628. Frattanto non mancò il principe ad istanza della città di provvedere a raffrenar la turba de' mendicanti che invadeva le chiese e disturbava i divini urtici; sicché fu mestieri di cacciarli a gran colpi di frustae con minacce di più severo gastigo
Ma ««Ili anno 1628 ss provvide di rimedio più opportuno. Il duca eresse lo Spedale della Carità
lo uni con quello dell'ordine de'Ss Maurizio e Lazzaro
e Io collocò nello spedai ci S. Lazzaro al di là della Dora. Comandò poi a tutl> mendicanti di radunarsi il 2 d'aprile
quarta domenica di quaresima innanzi al duomoond' essere a quello spedale accompagnati Predicava allora nel duomo la parola di Dio un insigne oratore gesuita
il padre Luigi Albnci; ed eglipigliato dal Vangelo il testo appropriato
orò con tanta facondiache infiammò tutlo »1 popolo a quella pia opera; onde terminal i dmii
uflìciiincarnali-nossi ii clero e il popolo col duca e co'pr'ucip/ suo; figliuoli
e condusse processionalmente que" mendichi a S. Lazzaro
dove i verpoveri recavansi con aria allegra
fatti sicui' ornai di campar la vitai mendicanti di professione
col volto ingrugnato d'uomini
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (526/781)
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