Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo plinio
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A'tempi di Carlo Emmanuele e ili Vittorio Amedeo tquando più bollivano le discordie d'essa Compagnia co' Barnabiti
che voleano allontanarla dalla loro chiesaintervenne più volle in suo favore la mediazione della piissima infanta Catterina di Savoia onde potesse celebrareliberamente in San Dalmazzo la festa di S. Giovanni decollato. La principessa Ludovica di Savoia ne fu consorella; ed in molte occasioni i nostri principi v'esercitarono il primario ulHcio di priore o governatore. •
Nel 1695 era priore l'abate don Giovanni Battista lsnardi de Castello
cavaliere dell'Annunziata. Soste-neano l'ufficio di consiglieri l'abate don Carlo Tommaso Ludovico Maillard de Tournon
poi cardinalequel medesimo che fu così celebre per la sua legazione alla Cina e per le persecuzioni che vi patì; l'abate don Francesco Canalis di Cumiana
il marchese Giambattista Ripa di Meana
il mastro auditore Paolo del Ponte
il conte Giovanni Antonio Frichi-gnono di Caslellengo
il conte Giuseppe Antonio Gastaldi
il cavaliere don Giovanni Lorenzo Arpino.
Due anni dopo era priore il conte e cavaliere di gran croce don Ludovico Solaro di Moretta
quando per decreto della sacra congregazione de'vescovi e regolari la confraternita fu obbligata ad uscir dalla chiesa di San Dalmazzo. 1 Domenicani fecero le più graziose proferte per averla con loro. Darebbero la cappella dell'Annunciata ne'chiostri di San Domenico
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (553/781)
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