Storia di Torino di Luigi Cibrario
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accompagnano quindi processionabneule al campo santo. 11 capestro è ri posto in una borsa di velluto e quindi arso. Una volia ciò facevasi pubblicamente la vigilia di S. Giovanni decollalo. Ora s'evita di darneconoscimento al pubblico
perchè le donine ciuole traevano dal numero e dalla quali là di quei lacci argomenio dì giocale al lotto.
Se fossimo in un tempo in cui le letterememori della ioro digli
là
mai non valicassero i termin del nobile e genul conversarenoi non avremmo osato di rammentar in questo libro siffatte dolorose particolarità Ma in un tempo -n cui tanti lettoi: si deliziano dell'idioma de'bagm e delle taverne
delle turpitudini più infami de'piccioli e de'grandi malfattoride'misteri de'lupanari e delle prigioni
del dipinto strazio di carni umane; quando se un fior di virtù sbuccia fra tante infamiesi mostra nato nel cuore d'una cortigiana o d'un assassino; quando twonfc questa letteratura convulsa
boiesca che adopera gli uncini e gli aculeionde addentar fibre
per lungo abuso d'emoziona stemperate e ribellie profittare di quella poca breccia che v'apre
per innestarvi calunriif confido che mano troverà sconveniente un racconto che fondasi almeno sovra pure intenzionie adombra appena ed accenna ciò che alln espone e dipinge.
Quanto possa la religione sufi' animo d' 1111 perverso ohe snoda il cuore all' impulso della grazia
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (558/781)
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IMll S. Giovanni Giovanni
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