Storia di Torino di Luigi Cibrario
imito quintoi.iro pimi»
per medi io spero fra poco di pregar per loro. Tulio ciò sempre senza mai lasciar trasparire agli atti o al viso il menomo turbamento. Il confessore
vedendo un effetto così mirabile della grazia divinagli raccomandò ili pregare per lui giunto che fosse in paradiso
e per la congregazione a cui apparteneva. Il paziente glielo promise. Giunto al patibolosalito sopra la scala
quando sentì che l'esecutore s'apprestava a dargli la spintasi volse sorridendo al confessore e gli disse: A momenti la sua commissione sarà fatta (10).
La compagnia della Misericordia s'augura non lontana Fora
in cuifacendosi rari i misfatti più atroci
si potrà abolir una penache. a ben considerarla
ò un dritto socialeindotto da una lamentevole necessità
epperciò non perpetuo ma temporaneo; ed in cui perciò essa medesima potrà riservare tutte le sue cure al sollievo de'carcerali.
La strada che percorriamo comincia col nome di via della Madonnetta
e piglia allato a San Francesco quello de' Guardinfanti
dal commercio che vi si facea di quell' incomodo arneseproprio d'un' età dissoluta.
Nell'ultima isola a destra sorgevaallato all'albergo di Londra l'antico palazzo de' principi di Ca-rignano
abitato dal celebre principe Tommaso
e da Emmanuele Filiberto
suo figliuolofinche venne edificalo 1' altro assai più degno sulla piazza
cui diede il nome.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (560/781)
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