Storia di Torino di Luigi Cibrario
LIUHO QUINTOCAPO SECONDO
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poi si raddrizzaed in breve si deterge e s'allarga
e costeggiando il palazzo ed il giardino de'principi di Carignano
finisce nobilmente fra case signorilispecchio di molte vile umane.
Nella seconda isola a sinistraandando sempre da ponente a levante
è la chiesa parrocchiale di Santa Maria di Piazza
una delle più antiche di Torino in quanto al titolo ed al sito.
Nel 1568 n' era parroco don Ameoto
quando fu visitala dal vescovo Giovanni di Rivalta. Le suppellettili di questa chiesapovera come tutte le chiese di Torino non affidate ai regolari
consistevano allora in sei candelieri di ferroun forzieretto d' avorio
dove si riponeva l'Eucaristia
un calice d' argentodue paramentali ed otto tovaglie
oltre ai messali ed agli antifonari indispensabili (1).
Nel 1543 n' era curato D. Lupo; egli ne fe' cessione ai Carmelitani
i quali dopo la distruzione di San Sebastiano
presso porta Marmorea
stavano da qualche anno in San Benigno
vicino al palazzo di Città. Pare che da principio i Carmelitani non si mostrassero molto solleciti intorno a questa chiesapoiché nella visita dell'arcivescovo Cesare Cibo
nel 1551
è scritto che non vi si conservava il santo sacramento dell'Eucaristia. Ma le guerre interminabilila serpeggiante e lussureggiante eresia
la depravazion de'costumi erano a quel tempo causa di molli mali.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (563/781)
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