Storia di Torino di Luigi Cibrario
I.IBBO QUINTONel 1584 monsignor Peruzzi
vescovo di Sarcina
vi trovò quattordici Carmelitani
di cui dieci sacerdotil'aitar maggiore ornalo d'un bellissimo quadro
e nove altri altariclie in chiesa così picciola come era Santa Maria
non so come potessero convenientemente collocarsi. Nel 1658 il conte Teodoro Boero di Sciolze donava all'aitar maggiore un palliotto d'argento massiccio.
Sul principio del secolo xvn il convento di Santa Maria di Piazza
essendo ridotto ad una total fiacchezza di disciplinaaccese lo zelo delle serenissime infanti Maria e Caterina di Savoia
a procurarne con ogni potere la riformanel che ebbero poderoso aiutatore il padre Bolla
prioree il padre Stracci
generale dell'ordine. Levati da quel convento quelli cheusati nel disordine
mal sofferivano il rigore delle nuove regolee popolalo quel chiostro di religiosi di provala virtù
si vide nuovamente a fiorire di esempi e d'opere salutari (2).
Questa riforma fu cominciala l'anno 1655
e primo capo e padre di essa è detto nel Libro de' morti il padre maestro de Virana di Cherasco
chiamalo in religione padre Domenico di Santa Maria. Questi ebbe i principali uffizi dell'ordine; fu priore del convento e provinciale
- e confessore d'Emmanuele Filiberto
principe di Carignano
che essendo fin dalla nascila sordo e mulofu educato con tanlo magistero e sì gran felicità dal padre Hamirez in lspagna
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (564/781)
|
Peruzzi Sarcina Carmelitani Santa Maria Teodoro Boero Sciolze Santa Maria Piazza Maria Caterina Savoia Bolla Stracci Libro Virana Cherasco Domenico Santa Maria Emmanuele Filiberto Carignano Hamirez
|