Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO SECONDO
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die non solo apprese a leggere e a scriverema fu capace di comprendere e seguitare i pensieri più astratti
e di trar sommo profitto dalle lezioni dello storico Tesauro
suo precettore.
11 padre Domenico di Santa Maria morì addì 27 d'aprile del 1665; all'indomani fu portato alla sepoltura non senza lacrimee posto disteso sopra l'altare che s' alzava fra le tombe de' frati per segno di grande affetto e di gran divozione.
Poco tempo dopoaddì 8 gennaio dell'anno seguente
lo seguitò nel sepolcro un altro gran promotore della riformail padre Ursmaro di S. Rocco. Questi
nato in Piccardia
avea fatta professione in Fiandra. Venuto poi a Torino
fu deputato confessore de' forestieried ebbe a suo carico tutta la guarnigione nel tempo delle guerre civili. Fu più di vent'anni curato
restaurò la chiesala ingentilì di pitture
l'arricchì di suppellettilitra cui otto candelieri d' argento per parare l'aitar maggiore. Egli inoltre fu che fece costrurre la sepoltura dei padri.
Il 12 di giugno 1696 essendo giunto al convento di Santa Maria di Piazza il padre don Giovanni Feixoo di Villalobos
generale de'Carmelitani
il mastro di cerimonie venne a pigliarlosecondo Io stile
con una carrozza di corte senza livreae lo condusse all' udienza del duca. All' indomani il controllore di cucina del duca gli mandò il solito Voi. Il 72
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (565/781)
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