Storia di Torino di Luigi Cibrario
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I.IBItO QUINTOregalo di viveri
ed egli donò al principe ed alla corte un gran numero di corone e medaglie divole (3).
Passali i Carmelitani nel 1729 al nuovo conventoverso porta Susina
ìa chiesa squallidarovinosa
spogliata d' ogni suppellettilefu commessa al teologo Gian Andrea Picco di Coazze
che 1' avea vinta al concorsoe ne pigliò possesso in giugno del 1751. Questo curato
svegliando in cuore de'suoi parrocchiani gli stimoli di devozione e di zelo per la casa di Dio
raccolse copiose limosinee potè nel 1751 rifabbricar la chiesa secondo un vago diségno dell' architetto Bernardo Viltone.
La tavola dell' Assunta all'aitar maggiore è di Pietro Gualla da Casal Monferrato
il quale essendo ragionevole pillor di ritrattipassò con un ardire assai maggior delle forze ad imprese più grandi. Gli angioli ed i puttini che si vedono attorno a questo quadro sono d'Ignazio Perrucca.
Si venera in questa chiesa una imagine della Madonna delle Grazieuna delle tante che si vogliono dipinte da S. Luca
la quale fu portata da Napoli nel 1550 da Gaspare Capris
vescovo d'Asti
ed oratore di Carlo niduca di Savoia
a papa Pio ìv (4).
Furono sepolti in questa chiesa molti uomini distinti delle famiglie Boero
LosaCapris
Sandi-glianoProvana
PastorisBipa
TernengoTrabucco
Piscina.
Nel 1656 vi fu deposto Maurizio Filippa
conte
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (566/781)
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