Storia di Torino di Luigi Cibrario
LIBRO QUINTOquesta città
del quale abbiam già fatta parola; Pietro della Rossa
capitano; Battista Gambera
canonico; Nicolò Ursino
causidico; Benedetto Valle
mercante; Nicolino Bossio
sarto; e Ludovico Nasi
libraio. Or-dinossi 1' eletto drappello nella casa dell' Albosco
sotto al titolo di Compagnia della fede cattolica. Addì 25 di gennaio di quell'anno cominciarono pertanto a radunarsi ne' chiostri di San Domenico
e nella sala capitolareavendo per direttore il padre fra Pietro da Quinziano
de' predicatori; ed essendo quello il giorno della conversione di S. Paolo
lo scelsero a protettore. E perchè tornava loro meglio di aver casa ed oratorio propriotolsero ben presto a pigione una casa del priorato di Rivalla
vicino a San Benedetto
ed ottennero facoltà d' ufficiar quella chiesadove poi comparirono
come abbiam dettoper la prima volta i Gesuiti; più tardi ebbero oratorio presso la chiesa de' Gesuiti
finché acquistarono la casa ov' è stabilito il Monte di Pietà
e dove tuttora hanno stanza.
Nel 1566 Nicolino Bossio fu deputato dalla compagnia a Roma
a papa Pio vonde ottenere conferma de' loro statuti e varii privilegi e grazie spirituali. E
facendo una lettera del senato amplissima testimonianza delle loro sante opereagevole fu la consecuzione di quanto desideravano.
Prodigiosi possono chiamarsi i frutti che portò questo pio instituto; perchè non solo ottenne il
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (568/781)
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