Storia di Torino di Luigi Cibrario
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cinque anni podestà di Bologna. Tornato in Piemonte
fu collaterale e senatore; ebbe due moglila prima lo fece padre di due maschi; la seconda
di diciotto tra maschi e femmine. Stampò tre opere: Tractatus de executione in vestibusil quale fu ristampato più volte. — Epitome ad singidas decisio-nes Lucenses. — Tractatus de recta feudorum inter-pretatione. Morì d'anni settanta il 16 giugno 1640
e fu sepolto all' indomani nel sepolcro della congregazione di S. Paolo
nella chiesa de' Ss. Martiri (8).
Poche memorie richiama la lunga strada che muove dalla cittadella sotto nome di via del Gambero
prosegue mutando nomie chiamandosi successivamente dei due Bastoni
della Barra di ferroe della Verna
talvolta per siti di sospetta onestà
e quindi allato al palazzo Carignano s'ingentilisces'allarga
e piglia il nome di strada del teatro d'Angennes.
Nella seconda isola a destra dopo la detta piazza è la casa del conte Cesare di Benevello
pittore di molto ingegno e di ricca vena di fantasiabenemerito delle Belle Arti
anche per 1' erezione della società che le promuovee che procura annualmente la pubblica esposizione e la vendita delle opere di pittura e di scollura che le sono inviate.
In questo secolo in cui l'architettura civile va per Io più penosamente strascinandosi ne'solchi dell'imitazione servilemerita d'esser accennato un
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (571/781)
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