Storia di Torino di Luigi Cibrario
57tì LIBBO QUINTOCAPO SECONDO
concettò pieno di novità di questo mio amicoed è un tempio a Dio in forma di globo che rappresenta la macchina mondiale
sostenuta da quattro statue colossali degli Evangelisti.
Sulla possibilità o convenevolezza dell'esecuzionesta agli architetti il dar sentenza. Circa alla poesia del pensiero e delle spiegazioni che ne porge l'autore
dico esservene moltae non volgare.
Il teatro d'Angennes chiamavasi nel secolo scorso teatro Guglielmone dal nome del suo proprietarioed era stato ornato e dipinto dal pittore Guglielmo Levra
piemontese. A' nostri giorni fu restauralo più volle.
Procedendo verso il Po incontrasi poco oltrea destra
il palazzo de'marchesi di Breme
architettura del Castelli
ora proprio del marchese Roberto d'Azeglio
autore dell' elegante e mollo copiosa Illustrazione della Pinacoteca torineseil cui fratello Massimo salì come pittore e come scrittore a chiara fama.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (572/781)
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