Storia di Torino di Luigi Cibrario
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i nato qmmocelante un meccanismo di venali interessi
d'occulti guadagni.
II più chiaroper santità di vita
tra questi Carmelitani Scalzi che allora fiorironofu il padri; Giovanni delia Croce
di cui non so il nome di famiglia. Nato in Bordeaux
era professo della provincia dj Parigi. Nel 1624 venne in aiuto del nascente convento di Torino
e sebbene forestieropiacque molto ed ebbe varii-jffici in convento e fuon Fu confessore di Maria d. Borbone
moglie del principe Tommaso. Essendosi poi ia medesima ritirata a Parig»
ebbe medesimo ufficio presso Madama Reale Cristina. Rotta la guerra ccn Francia eras< mandato fuo;; un bando severo che tutti i Francesi dovessero sgombrare. Cristinanon volendo privarsi d'un direttore spirituale di tanto mento
lo fé'rimanere e lo ìicevea segretissimamente. Una volta mentre il padre Giovanni della Croce era in camera colia principessavenne alla medesima l'avviso che il duca suo marito si recava in quel punto a trovarla. Non trovò ella migliore spediente per salvare il confessore che di farlo calare dentro rVittorio Amedeo lo riseppe
e dolutosi dolcemente colla moglie e col padre della poca fede che aveano avuta n luidiè al padre Giovanni piena sicurtà dello stare.-
Una volta la principessa dolevasi d' un grave disgusto datole dal padre Monod e protestava di non
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (580/781)
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