Storia di Torino di Luigi Cibrario
f.ai'o tk1170
Comunque sia il Valperga era scudiere di Margarita di Savoia duchessa di Mantova e poi viceregina di Portogallo
quando a un tratto lasciali i vanis-simi onori cortigianeschi vestì l'abito religioso nel-T eremo di Lisbona; in brevecompiuti gli studi
cominciò a predicare con molla facondia e con mollò frutto nel!' idioma di quella nazione.
Chiamalo a Torino ricusò coslantemente le mitre che gli furono offertee fu principal cagione delle tante limosino con cui la pietà de'fedeli sovvenne ai bisogni del suo convento. Ebbe parie principale nella direzione del monastero di Santa Cristina; e perciò merito principale nella perfezione di vita che vi ri-lusse. Fra le sue penitenti più chiare per santità di costumi vuoisi annoverare Margarita Roero
vedova d'Amedeo conledi Masino
che pigliò l'abito in quel monastero e si chiamò suor Isabella della Croce.
Narrasi del padre Valperga chementre il marchese Tana facea coslrurre di fini marmi il maestoso aliar maggiore (stato ai dì nostri distrutto e rifatto)
egli salì un giorno sul ponte più allo; e schiodandosi una tavola precipitò da tanta altezza sul suolosenza il menomo danno. Nel 1680 fu eletto definitor generale dell'ordine; ma in breve rinunciò non solo a quella carica
ma ad ogni voce attiva e passivae volle viver per sè solo e per le sue monache di Santa Cristina ed apparecchiarsi alla morte (11).
Chiari furono altresì per bontà di costumiper
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (583/781)
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