Storia di Torino di Luigi Cibrario
5!k) libro quintomomento del suo felice passaggio si sentì un' occulta armonia
si vide uno splendor subitaneo; che il corpo rimase flessibile e con un odor soavissimoe che continuò così molti anni nel sepolcro
sul quale non pochi invocavano con frutto la sua intercession presso Dio (14).
Il padre Pietro d'Alcantara (della famiglia Cagna di Cherasco)
nato nel 1689
vesti nel 1706 l'abito de' Carmelitani Scalzi a Mondovì ; fu a Torino agli sludii e poi a Roma nel Seminario di S. Pancrazio. Fatto il voto di rendersi missionariopartì per l'India sul finir del 1717
e tanto si segnalò colle predicazioni e coll'esempioche nel 1728 fu fatto vescovo Arepolitano e vicario apostolico del Mogol. Morì nell'isola di Bombayna il 5 novembre del 1744(15).
Cesare Giordini
torinesechiamato in religione fra Costanzo di S. Ludovico
nato nel 1642
vestì l'abito religioso nel 1671
fu arcivescovo di Sassari nel 1727 e morì il 19 novembre 1729.
Marc' Antonio Piacentini di S. Sebastiano
nato nel 1713
prese similmente l'abito di cui parliamo a Mondovì nel 1732. Andato a Roma in S. Pancrazio fece il quinto voto di recarsi nelle missioni degli infedeli e fu inviato in Persia nel 1741
dove adoperò < on tanto fruito e con tanta soddisfazione de' suoi superioriche Benedetto xiv lo creò vescovo di Hispahan (16) nel 1751. Nate poi sedizioni in quella =nitlà corse pericolo della vita
ma egli ricusava di
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (586/781)
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