Storia di Torino di Luigi Cibrario
I.IBKO QUINTOI Carmelitani l'anno
coinč si č dellorisalir 1 ori gine del loro instituto ai profcu Elia ed Eliseo che chiamano padri loro
iģ checome debba sanamente intendersi
ed in quali confili! possa essere verosi milesi č gią per noi accennalo. Frattanto soggiungeremo che sulla cuna del monte Carmelo
presso alla spelonca del profeta Elia oravi uri antico convento di Carmelitani che fu distrutto dai Saracini verso
1 cadere del secolo xiu Rifabbricarono quei religiosi un altro convento sulla costa del monte sopra ad una ineschila chiamala Keller. Nel 1707 ģ Carmehtan Scalz' che la tenevanov'ammettevano leggermente giovanotti europei che di lą osservavano le donne turche mentre recavansi alla moschea. Giovanni BatLsta di Sani' Alessio
laico piemontesesi pensņ di Irar partito dal malcontento che avea destato ne' Turchi l'imprudenza de' sue. frati per farsi dare non solo facoltą
ma precetto di trasferire il convento ili altro sitoe precisamente dov'erano le rovine dell'antico presso alla grotta del profeta Elia. N'ebbe gli opporlun decreti da Daer el Omar principe di Caldea
governatore di S. Giovanni d' Acri
e del muftģ Assan
figliuolo d'ąssan.
E infervorati i fedeli de' dintorni alla riedificazione del convento col racconto di ina sua visioneo sogno (clič non bene la definiva egli stesso)
.ed avuti ampi sussidn da Ąbramo Saback
cattolicoministro prineipal d'Ke#so principe
dopo d'aver
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (588/781)
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