Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo tliizosuperato non poche difficoltà suscitate da un negoziante francese (17) stato licenziato dall' ufficio di procurator del convento
ne fece porre la prima pietra il 15 novembre di detto annoessendo vicario fra Filippo di Santa Teresa (18). Questo laico piemontese benemerito del Carmelo
pubblicò poi colle stampe a Torino una relazione di que" santi luoghi (19).
Nel novero de' frali di questo convento segnalati sopra all'ordinario esercizio delle virtù monastichericorderò ancora Giovanni Maria Lubato di Carrù (padre Alessio di Sta Maria)
morto in questa città il 20 febbraio 1725
autore della vita di Margherita Forni
e di molte opere asceticheil cui catalogo si può vedere nella Bibliotheca Carmelitarum.
Ai 5 d'aprile del 1801 i Carmelitani Scalzi vennero dal governo repubblicano congedati. Addì primo di maggio del 1817 ricuperarono una parte del conventoed in novembre dell'anno medesimo la chiesa che continua ad essere parrocchiale (20).
Bella ed ampia è la chiesa di Santa Teresa
alla quale la pietà del cardinale Giambattista Rovero
arcivescovo di Torino
aggiunse nel 1764 una bella l'acciaia a due ordini di colonnesul disegno dell'architetto Aliberti.
Nel terzo altare a destra la tavola di S. Giovanni della Croce è opera del cav. Giovanni Peruzzini
Fol. II
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (589/781)
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