Storia di Torino di Luigi Cibrario
C A 1*0 QUARTO
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Avuta notizia del pio disegno del padre Defera
il Cambiani
di musico vanarello che era stato fin allorasi cambiò in uomo apostolico
e volle rendetegli compagno in una fondazione che comincia-vasi senza danarisenza operai
senza umani soccorsi. Questi due padri furono le pietre angolari dell' Oratorio torinese. A predicare e confessare era solo il padre Defera. 11 Cambiani oravafacea letture spirituali
diceva coronecantava laudi e mottetti con una soavità di paradiso
parava e nettava la chiesaandava per le strade cercando scioperati e fanciulli
e conducevali ai divoti esercizi dell'Oratorio.
Grande fu la frequenzanon del popolo solamente
ma di persone di condizion rilevataagli esercizi dell' incipiente Oratorio torinese. Inestimabili perciò furono le fatiche del padre Defera
su cui ne ricadeva tutto quasi il peso; ed egli soccombendovi 1'11 di settembre del 1650
in età di trentaquattr'anni rendette lo spirilo a Dio. I sei convittori che seco avea raccolto l'illustre fondatorevedutolo morire
e sapendo che il padre Cambiani non avea dottrina sufficiente per predicare e confessaresi dispersero
giudicando che quell'instiluto non potesse più mantenersi. In grandi angustie d'animoin sommi travagli di spirito si trovò il padre Cambiani
ma non disperò; e nell'anno seguente Dio ne premiò la fede e la perseveranzapoiché nel 1651 entrarono a comporre la congregazione Sebastiano Valfrè
allora
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (599/781)
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