Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO yi 1NTOil predecessore. Onde si potè finalmente conchiudere il negozio nel 1667 (3).
Era la chiesa parrocchiale di Sant'Eusebio molto ristretta e negletta. Neppure un momento indugiarono i Filippini a cominciare lavori d'ampliazionee li spinsero con tale alacrità
che nella settimana santa del 1668 poterono cominciarvi i divini uffizi. Nella quale occasione il padre Valfrè volle di pien giorno portarecoli' aiuto d' alcuni novizi
sopra le proprie spalle il quadro di S. Filippo dal borgo di Po alla chiesa di Sant'Eusebio.
Ma non era questa ancor la mansione in cui Dio voleva collocare i Filippini di Torino. In giugno del 1675 venne a morte in età ancor verde Carlo Em-manuele 11
e volle in quel punto l'assistenza dei padri Valfrè ed Ormea. Ad essi legò verbalmente un sito di due giornate nel nuovo ingrandimento di Torino
per costrurvi la chiesala casa e l'oratorio
il qual dono fupoco dopo la morte del principe
ridotto in forma legale dalla vedova reggente Madama Maria Giovanna Battista. A' 17 settembre dell' anno medesimocento anni appunto dacché S. Filippo aveva incominciato la sua chiesa della Vallicella
ne fu posta dalla medesima principessa la prima pietra con questa iscrizione :
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (602/781)
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