Storia di Torino di Luigi Cibrario
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Libito Quivru
passare per una grande tribolazione (0). E cosi appunto fu.
Trovandosi poi il Bealo in punlo di morienella camerella ora convertila 111 cappella
in quella parie della casa che guarda al meriggionella
j*ia di San Filippo
ed essendo .1 duca andato a vederlon'ebbe esortazione di alleggerire le pubbliche gravezze d venute eccessive per le continue guerre
e d- tenersi amico della sede apostolicacentro della cattolica unità (7).
L'altare che gli sta di fronte ha una tavola che rappresenta S. Filippo 11 estasied è del Solimene
Neil'attigua cappella il S. Giovanni Nepomuceno è del cavaliere Conca suo discepolo; ma la Vergine fu di nta dal Giaquinlo
Le statue degli Apostoli
di-òposlc per le cappellee le due Virtù della cappella della Concezione
sono del Clemente.
Nell'Oratorio la tavola della Concezione è opera di Sebastiano Conca. Il fresco del vóltodj Gaetano Perego. I quattro maggiori quadri delle pareti
l'Annunziata
1 Assuntala Visna a Santa Elisabetta
e la Presentazione al tempiosono dipmt' di Giovanni Conca
fratello ed aiuto di Sebastiano
egregio m trar copie danfich maestriL' altare fu rinnovato nel 1796
e consecrato il 10 settembre di quell' anno da monsignor Mossi (8).
In una cappella interna allato al presbiterodal lato del Vangelo
si vede effigiato in cera il volto
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (608/781)
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Quivru Bealo San Filippo S. Filippo Solimene S. Giovanni Nepomuceno Conca Vergine Giaquinlo Apostoli Virtù Concezione Clemente Oratorio Concezione Sebastiano Conca Gaetano Perego Annunziata Visna Santa Elisabetta Presentazione Giovanni Conca Sebastiano Mossi Vangelo Filippo
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