Storia di Torino di Luigi Cibrario
cai'o oli auto
015
di S. Filippo mortotolto dal vero
lmagine di bealo riposoe non di morte è quel caro e vene-revol sembiante di chi servi al Signore in santa letizia ammaestrando
soccorrendoedificando il prossimo
ma che mentre commendava la pia allegrezzariprovò lo spirilo buffonesco
che cercando in ogni cosa un lato solo e il men degno per cavarne il risopredispone alla leggerezza
e finisce per falsare il criterio.
Ampli e belli sono i sotterranei della chiesa e del chiostroin una parte de'quali si vedono i sepolcri. Fra essi distinguonsi quelli della principessa Anna Vittoria di Savoia Soissons
duchessa di Sassonia Hildburghausen
nipote dei principe Eugenio
morta 1'11 d'ottobre 17G5
d'anni ottantae dei padri Defera
Ormea e Prever già lodati ; non che quelli di don Giovanni Tommaso Gambera
vicecurato di Sani' Eusebio
e d' una semplice contadina penitente del beato Valfrè
illustrala da Dio con grazie specialiAnna Maria Bonamico.
Giovanni Tommaso Gambera era nato a Fossano nel 1707. Venuto a Torino
fu maestro in casa dei conti della Villa e Provana di Collegno. Modestissimo ufficio che in molti fu scala a sublimi onori. 11 Gambera visse e morì vicecuralo di Sant'Eusebio; ma niuna carica più eminente rifulse mai di tanto splendore come questa mentre fu dal Gambera esercitala. Egli era tulio a tulli; con sembiante or lieto
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (609/781)
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