Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO QUARTOSo die queste parole da alcuni mi si apporranno a colpa ; ma io
che pur mi confesso minore a troppi uomini d'ingegno e di dottrinaio con pochi fo professione di dir quel che sento liberamente
come uomo che non ha servito e non servirā mai a niuna setta; nč usa cortigiania a potenza di grado o di opinionema solo all' augusta veritā.
Abbiamo giā accennato l'ampio spazio soggetto alla giurisdizione della chiesa di Sant'Eusebio (S. Filippo). Sono staccate dalla medesima in tutto od in parte le giurisdizioni delle parrocchie di Santa Teresa
di San Carlo
della Madonna degli Angioli
di San Francesco di Paola
della Crocetta e del Lingotto.
I fratelli dell'Oratorio diretti dai padri si recano ogni domenica all' ospedale di S. Giovanni a governare i letti degli ammalati ed a pettinarliimpiegandosi in altri bassi ullici di caritā
e li forniscono ad epoche determinate di biscottini e di fiaschetti di buon vino.
La biblioteca della congregazione ha avuto prin-cipal fondamento nella libreria stata alla medesima donata nel 1744 dall' abate Ignazio Balbis di Ver-none
principe dell'Accademia degli Uniti
del quale ivi si conservain segno di gratitudine
il ritratto.
Notabili sono in via di S. Filippo varii palazzi: prima quello del marchese di S. Marzano
posto di fronte alla chiesaarchitettura del capitano Garoe
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (617/781)
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