Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO Ql IMOuna compagnia dotta della Carità per ricoverare i poveri inabili al lavoro ed insegnare agli altri r esercizio d'un'arte; ed abbiamo similmente rammentato come
difettando i mezziquesta ultima parte solamente dell' impresa potessero avviare
che pigliò nome d'Albergo di Virtù (2). Malleltovicario; Degiorgis
sindaco della città ; Chiaretta ; Femclli
professore nell'università di Torino; Famiglia
tesoriere della medesimae due ricchi mercatanti milanesi
pratici dell'arte della lanaFontanella ePol-liago
furono i principali autori e promotori di questa opera insignealla quale so da documenti sicuri che non fu straniero il duca Emmanuele Filiberto. Carlo Emmanuele 1
figliuolo di luipoco dopo la morte del padre (dicembre 1580) assegnò all'Albergo di Virtù un censo annuo di scudi 600 d'oro. Sei anni dopo lo dotò di beni posti nel territorio di Lucenlo
del valsente di scudi d' oro 5
000.
Nel 1587 scorgendo il buon principe che il dispendio che necessitava quell'instituto era superiore di molto alle forze privateconsentì a pigliarne egli stesso con molto affetto la cura
a far sua l'impresae trasferì l'Albergo di Virtù dalla casa in cui era presso al silo ove ora sono le Rosine
nella casa di campagna di don Amedeo di Savoia (ora ospedale di Carità) (3)
donde dopo il 1682 venne trasferito in piazza Carlina.
Crebbe sotto gli auspizi del principe l'Albergo
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (623/781)
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