Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo qlinto
6-29
S. Tommaso (4). Primo architetto di questa fabbrica era stalo il conte Amedeo di Castellamonte; ma dopo la metà del secolo scorso fu ampliata e restaurata sui disegni del conte Dellala di Beinasco. L' ultima discendente della linea primogenita de' marchesi di S. Tommaso
Giuseppinaavea sposato il marchese Agostino Lascaris
erudito e gentil cavalieregran fautore delle scienze e delle arti
la cui unica figlia Adele finì ne' marchesi Benso di Cavour.
Il vestibololo scalone
la sala di questo palazzo sono degni di osservazione. Quest'ultima fu dipinta a fresco da Stefano Maria Legnani.
In principio della seconda isola a destravedevasi la chiesa ed il convento delle monache Cappuccine
fondato nel 1624 da Carlo Emmanuele iad istanza della infante Margarita
sua figliuola (5)
prima in una casa fuor di porta Castello
poi nel 1638
nel silo di cui ora parliamodov'era la casa d'Antonio Carello (6). In questa chiesa era sepolto il celebre presidente delle Finanze Giambatista Truchi
insieme con Maddalena Quadro
sua moglie. Qui pure aveano i conti delle Lanze il loro sepolcro gentilizioe qui si leggeva un' iscrizione in onore del buon cardinale di tal nome
morto in gennaio del 1784 (7).
Eranvi in questa chiesa alcune tele di buona mano: una di Giovanni Claret
fiammingoda lui segnata
in cui era effigiato Sant' Antonio di Padova con
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (625/781)
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