Storia di Torino di Luigi Cibrario
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I.IIIRO SESTOin queste parli così vitali della loro evangelica missione.
Il regolamento compilato dal teologo Guala fu approvalo nel 1819. Nel 1822 il re Carlo Felice destinò la parte invenduta del convento di San Francesco al convitto fondato da questo degno ecclesiasticoe con patenti del 7 di gennaio del 1823 ne dichiarò 1' esistenza legale. Un novello regolamento fu allora compilato
ed il re l'approvò commendando meritamente siffatta instituzione come utilissima all'avanzamento de'giovani sacerdoti sì nella pietà
che nella scienza. — Questo convitto conta sessantadue ecclesiastici provenienti da varie diocesi.
Passiamo ora alla descrizione della chiesa.
Il primo altare à destra entrandodedicato alla Annunziata
è patronato dei causidici. I marmi che l'adornano furono tolti all'altare della Vergine delle Grazieche era addossato al secondo pilastro a sinistra
dove ancor se ne vede l'imagine miracolosa. Essa era anticamente in molta fama e divozione. L'8 d'aprile 1645 il giovinetto duca Carlo Emmanuele 11 fece solenne entrata in Torino sotto ad un baldacchino di raso biancoportato da quattro decurioni della citta. Questo baldacchino
secondo l'antica osservanzadiventava proprietà del grande scudiere
marchese di S. Germano
che precedeva il duca colla spada sguainala. Il marchese ne fé' dono alla Vergine delle Grazievenerata in San Francesco (6).
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (654/781)
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