Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO PRIMO
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stuccatori Luganesi che 1' hanno testé ristorata ed ingentilitavi posero due quadri di Borra
la Presentazione al Tempio
e lo Sposalizio di Maria.
L' ultima cappella de' Ss. Cosimo e Damiano ha un quadro del cavaliere Peruzzini
stato già più volte ristaurato. Appartiene la medesima al collegio degli speziali.
Uno studio curioso si potrebbe fare sul modo con cui generalmente si scomparte per le varie chiese la divozione del popolo. Vedrebbesi con poche eccezioni la gente minuta accorrere in maggior numero alle chiese de' Francescani
dei Domenicani e degli altri ordini mendicantisiccome quelli che più specialmente alle classi inferiori s'indirizzavano
onde promuovere ne' fondamenti medesimi della società il miglioramento sociale.
Le chiese de' Gesuiti
di San Dalmazzo
di San Filippo
di San Carlo
di Santa Teresa
di San Francesco di Paola sono più particolarmente frequentate da persone appartenenti alle classi medie e superiori; il che si vuol ripetere da molte causeed in parte anche dalla topografica situazione e dalla capacità. d'esse chiese.
Presso alla chiesa di San Francesco avean casa i Loth
originari]' di Fiandra
i quali italianizzarono poscia il loro nome in Lodi
e salirono col tempo ad alti gradi ed a signoria feudale (12).
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (657/781)
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