Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO SESTOSta Croce
e tanto numerosa clic nel 1545 eralo divenuta soverchiamente ; epperò con lieto animo udì il pensiero manifestato da maestro Ambrogio Luciano di derivare dal proprio seno una nuova confraternita da denominarsi del Nome di Gesù
la quale si cercasse pe'suoi divoti esercizii un'altra chiesa.
Così fu fatto. I fratelli de Petra addì 3 di marzo di quell'anno accettarono nella loro chiesa la confraternita del Gesù
concedendo alla medesima le solite facoltà in quanto al congregarsiai divini ufficii ed alle sepolture
ed oltre a ciò quella di rifabbricared'ampliare la Chiesa
e di levarla a maggiore altezzanella quale potranno fare (dice l'atto) i loro cenacoli
oratoriied altre abitazioni per loro uso. La parola cenacoli accenna forse all' antica usanza di terminare ne' giorni festivi gli esercizii di pietà con un pasto in comune.
In quel giorno medesimoche era giorno di domenica
avuta l'approvazione dell'Arcivescovo e della Città
la confraternita di Sta Croce
preceduta dal Gonfalone
venne processionalmente innanzi al palazzo del comune dove si trovavano radunati i sindaci ed i decurioni. Là sostando il Rettore
fece un breve discorso intorno alle cause che aveano determinato la fondazione della nuova compagniail cui fine era di resistere agli errori dei pretesi riformati
d'astenersi da ogni bestemmiaesercitarsi nelle virtù cristiane
frequentare i Sacramenti: ed esortò quelli
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (664/781)
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