Storia di Torino di Luigi Cibrario
Mimo SESTO
(la alcuni de' suoi confratelli. Ma quella dell' Annunziata fu una vera colonia dedottacome abbiam veduto nel 1580
con pieno gradimento della confraternita madre.
Nel 1575 essendo rettore della chiesa Bartolomeo Ghisolfi
venne la medesima ricostrutta; ne posero la prima pietra il duca Emmanuel Filiherto
e l'arcivescovo Gerolamo della Rovere a' 24 di giugno. Finche durò l'opera i confratelli si radunarono nei chiostri di S. Domenico
nella camera che poi fu convertita in cappella dell'Annunziata
e che ora serve ad uso di sagrestia.
Nel 1592 l'aitar maggiore s'adornò d'una bella tavola dipinta da Alessandro Ardente.
Tre anni dopo i confratelli recaronsi pellegrinando l'8 di settembre al Santuario di Vico. Nella peste del 1599
dal maggio al novembrecessò l'ufficiatura; mancarono di vita 60 confratelli.
Nel 1054 una quistione insorta tra due confratelli fu causa che si dipingesse dal cav. Cairo per la chiesa di San Martiniano il quadro del Crocifisso. Un mercatante di nome Capponi
uscendo dall'oratoriodisse ad un altro mercatante d'aver esaminato diligentemente i libri di negozio e d'essersi trovato suo debitore di cento ducatoni. Negò l'altro d'essere creditore di somma alcuna. Ripigliò il Capponi esser certo il debito
risultando dalle ragioni scritte ne'suoi libri. Persisteva l'altro a dire che
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (666/781)
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