Storia di Torino di Luigi Cibrario
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nel 1531; e vicino ad essi i Vagnoni ed i Canibiani di Kuffia.
I lettori non hanno dimenticato che la strada
«li cui parliamola quale conducea verso il sud a Porta Marmorea
verso il nord a Porta Palazzo
era dopo quella di Dora Grossa la principale di Torino.
La chiesa di San Tommaso
che s incontra al prin cipio della terza isola a sinistra
è chiesa parrocchiale antichissimaufficiata da tre seco)
circa dai frati Minor Osservante
II Duca e la Città 1 avean chiamaticome ali-biam veduto (pog. 27)
nel 1461
col pensiero di dismetter loro la chiesa ed il convento di San Solutore minore. Ma o non v'entraronoo v'ebbero stanza assai corta ; nel 1460 già aveano chiesa e convento nel borgo di Dora presso ai mobili della città. La chiesa era dedicata alla Madonna degli Angioli. Distrutta la medesima nel 1556
furono trasferì n città
e sei ani
dopo il comune deliberò di commetter loro la chiesa parrocchiale di San Tommaso
della quale nondimeno non ebbero il possesso fuorché n agosto del 1576
in seguito a ri nuazia di Guglielmo Novarroto che n'era rettore (1).
Era chiesa di. gran divozionee nel 1584 contava più di duemila parrocchiani. Slava allora sul demolirsi
e già si scavavano ì fondamenti d'una chiesa più ampia. Carlo Emmanuel i ne collocò la prima pietra il 19 di giugno di quell'anno medesimo (2).
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (672/781)
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