Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO QUARTOAlla inda dell'isola che segue a destra
è la chiesa della Concezione
che ora è cappella arcivescovilema che prima appartenne ai preti della Missione insieme col palazzo e col giardino attiguo.
1 preti della Missione furono chiamati a Torino da Carlo Emmanuele Filiberto Giacinto di Simiane
marchese di Pianezza
figliuolo di donna Matilde di Savoia
generale d'infanteria e gran ciambellano. Piuc-chè gli alti natali e le cariche occupate lo rendettero insigne le molte sue virtù
ed il grado sublime a cui pervenne nella spiritualità. Onde 1' avere poderosamente aiutata la fondazione del monastero della Visitazione
e l'aver fondato a Torino la casa della Missione
a Pianezza il convento di S. Pancrazio degli Agostiniani Scalzi
fu in lui naturai conseguenza d'una vita pia e religiosae del desiderio di promuoverla ne' suoi simili
non espiazione di azioni malvagie o restituzione di sostanza furtiva. Il marchese di Pianezza domandò nel 1655 al grande S. Vincenzo de' Paoli alcuni de' suoi preziosi Missio-narii
ed egliconsolandone il pio desiderio
gli mandò quattro sacerdoti e due coadiutori che giunsero a Torino il 10 novembre di quell'anno medesimo. Dopo qualche riposo cominciarono a dar una missione a Pianezza
della quale il Marchese provò tanta soddisfazioneche ai 10 di gennaio 1656 assegnò loro la dote di seimila scudi.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (681/781)
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