Storia di Torino di Luigi Cibrario
i.inno skstoLa seconda missione fu a Scalenglie. E qui convien ricordare che il fine principale dell'inslitulo di questi degni figliuoli di S. Vincenzo
era appunto di spargere il seme della Divina Parola e il procurar la riforma de' costumi tra i contadinii quali erano a que' tempi
piucchè non si possa credereignari della legge evangelica e in preda ad ogni maniera di vizi. Un altro loro scopo era quello di pigliar cura de' giovani ecclesiastici
mercè un convitto stabilito presso di loro ; ed anche in varii altri modi si rendettero benemeriti della Chiesa e dello Stalo.
Molto sollecito si dimostrava S. Vincenzo di questa colonia de' signori della Missione; frequenti lettere piene di celesti consigli indirizzava al sig. Martin che n' era capo ; e perchè si veda quanl' alto poggiasse e da qual fonte derivasse la sua prudenzae come si differenzi la filosofìa degli uomini da quella che ha la sua radice nel cielo
riferirò alcuni brani di queste letterenon che quella con cui il Santo indirizzava al Marchese i suoi Missionarii.
Al Marchese scrivea :
Parigi
15 ottobre IG55.
Monsignore
« Secondo il suo ordine le mandiamo quattro de' nostri preti : Sono tali che colla grazia di Dio
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (682/781)
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