Storia di Torino di Luigi Cibrario
1 liuto SKSToapplicarne le rendite ai Missionari-!
affinchè cresciuti (li numero potessero dividersi in due squadree moltiplicar le missioni. 11 suo pensiero gradì alla Santa Sede; e con breve del 31 d'ottobre dell'anno medesimo Alessandro vii vi die' intera esecuzione. Se non che la parrocchia venne fra non molto ristabilita
ma con nuova dotee ad istanza dei Disciplinanti di S. Rocco. 11 priore Rorengo ri-tirossi a vivere coi Preti della Missione
fra i quali morì a'15 d'aprile del 1676
pieno d'anni e di opere buone.
Nel 1665 si comprò una parte del giardino dal conte Broglia per fabbricarvi la casa. 11 marchese pose la prima pietra della parte dell'edilìzio in cui doveva essere la cappella. Duemila ducatoni die' perciò di limosina Madama Reale Maria Cristina; ugual somma v'aggiunse egli stesso; ed appena fabbricata la casa (1667)
vi venne ad abitare con abito e trattamento di fratello coadiutore. Nel 1674 volendo allontanarsi sempre più dai rumori del secolo si ritirò nel convento di S. Pancrazio
vicino a Pianezza
con abito e trattamento di noviziodove salì a miglior vita il 3 giugno 1677.
I Missionari aveano casa e cappella internama non aveano chiesa quando Carlo Emmanuele n nel 1673 recossi un giorno all' improvviso alla congregazione all'ora del desinare
e postosi a tavola coi padrivolle pranzar con loro.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (690/781)
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