Storia di Torino di Luigi Cibrario
cai'o yuaktkVigilala poi lutla la casa
avendo veduto che mancavano di chiesaordinò che si desse tosto principio alla medesima
dicendo che voleva egli solo sostenerne la spesa. Questo principe somministrò qualche tondoed avrebbe secondo la promessa sopperito a quan t'era necessario per terminarla
se non usciva immaturamente eh vita m giugno del 1675. Ma sot-lenlrarono privati benefattorifra i qua! l'abate Ignazio Carroccio
la principessa di FiancaviUa
Gabriella di Mesme di Marolle
Scaglia di Verrua
marchese di Caluso
ed altricolFaiuto de'quali si ripigliò la fabbrica imperfetta nel 1695
e si fini nel 1697
nel qual anno a' 19 tu settembre fu consociata da monsignor Alessandro Sforza
nunzio apostolico. Anzi la marchesa di Caluso predetta costrusse in questa chiesa l'altare di S. Pietro
innanzi al quale fu poi seppellita; l'ondò una cappellani» di messa quotidiana; donò un ostensorio d'argento guernito di diamanti e di rubim del valore di L. 15
000 antiche di Piemonte
ed instituì la casa della Missione di forino n sua erede universale.
Il signor Giovanni Domenico Amosso
sacerdote di questa congregazionedonò alla medesima in due volte la somma di lire lGpn.
da impiegarsi .n fondi fruttiferionde col provento acquistare ogn anno libri scelti ed uni sopra tutte le materie
finché fosse compiuto il numero di 16pn. volumioltre quelli che già possedevano (1730); ed il barone Scipione V'alesa
ministro dell imperatore presso la
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (691/781)
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Ignazio Carroccio FiancaviUa Mesme Marolle Verrua Caluso Faiuto Alessandro Sforza Caluso S. Pietro Piemonte Missione Giovanni Domenico Amosso Gpn Scipione V Pietro
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