Storia di Torino di Luigi Cibrario
Multo SESTOCAPO SESTO
711
Qui ebbe stanza il primo ambasciadore del re Luigi Filippo presso la nostra cortebarone di Barante
di cui volonlieri fo memoria in questo luogocome d'uomo amabile e dotto
e come di fondatore d'una novella scuola storicae autore d'opere celebrale.
Il principio dell'isola che seguea sinistra
conserva ancora la forma della facciata d' una chiesa. Era diffatto quella delle monache Turchine
architettura del Lanfranchi
nella quale vedevansi due statue di Carlo Plura di Lugano (morto verso il 1735)
dodici statue degli Apostoli del Borelli
una tavola dell' Annunziala
e dodici quadretti della vita ili Maria Santissima
del Molineri da Savigliano.
Vittorio Amedeo i onde render grazie a Dio della fecondità conceduta a Cristina di Francia
sua mogliechiamava nel 1652 sei monache Turchine dalla Borgogna
assegnando alle medesime dote sufficiente per mantenersi. Le monache costrussero poscia a loro spese questa nuova Gerusalemme
come dicea l'iscrizione posta nel 1682 sopra la porta del monastero (1).
Sul canto dell'isola seguentedalla medesima parte
si vede la chiesa della Madonna degli Angioli che ricerca più lungo commento.
Questa chiesa è ufficiata dai Zoccolanti.
La grande tribù di S. Francesco
illustre sposo della povertà
si suddivise coll'andar del tempo in Ire principali famiglie.
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (707/781)
|
Luigi Filippo Barante Turchine Lanfranchi Carlo Plura Lugano Apostoli Borelli Annunziala Maria Santissima Molineri Savigliano Amedeo Dio Cristina Francia Turchine Borgogna Gerusalemme Madonna Angioli Zoccolanti S. Francesco Ire Francesco
|