Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO SESTO
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appigionarono una casa in città nuova vicino al sito dove s'avea da fabbricare il convento; ed avuta dal sig. Ottavio Baronis una copia deli'imagine della Madonna di Trapani
posero quel quadro in una bottega di detta casa che convertirono in cappelladove traeva molto concorso di popolo
e dove è fama che molte grazie ad inlercession della Vergine si operassero. Frattantomentre alcuni giovani stavan giuo-cando in un prato in faccia al bastion verde
dove un secolo prima sorgeva il convento della Madonna degli Angioli
accadde che trovassero il sigillo antico di quel conventoche era una Madonna portata in cielo dagli angioli. Questo sigillo essendo stato recato al duca
egli lo mandò ai padri dell' osservanza riformatifacendo loro intendere esser volontà di Dio che denominassero il loro convento dalla Madonna degli Angioli.
Cominciarono quindi i padri ad edificare il convento e la chiesacon soccorsi de'principi e divoli cittadini. Il convento era costruito con sì aperta professione di povertà
che le celle aveano sembianza di sepolture piucchè d'abitazioni di vivi.
La prima pietra della chiesa fu posta il 13 luglio 1631 da monsignor Giovanni Ferrerò Ponziglione referendario d' ambe le segnatureprelato domestico
ed uditor generale del cardinale Maurizio di Savoia
a nome d'esso cardinale.
Il coro fu edificato dalla marchesa d'Este di Lanzo.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (711/781)
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