Storia di Torino di Luigi Cibrario
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Nel 1724 questo convento annoverava seltanta-cinque religiosi. Molli insigni personaggi dormono in questa chiesa il sonno eterno.
Il primo che vi fu portato il 15 d'ottobre del 1657 fu monsignor Onofrio Del Verme
vescovo Ravalense e di Scalea; questo prelato era uomo d'ingegno molto acutodi gran parentado
d gran pratica negli affari politicie d grande attrattiva
per cui subito si conciliava le altrui inclinazioni. V ittorio Amedeo »
il cui Stato si trovava in difficili condizioni e che aveva avuto qualche corrispondenza con lui per causa del testamento del piincipe Filiberto Emmanuele di Savoia
lo avea fatto venir ili Sicilia onde giovarsi de' suoi consigli 11 commendatore Pasero
della cu\ nequizia si è già in altro luogo abbondantemente discorsovedendo il vescovo Del Verme salito in gran favore
tocco da gelosiastudiò il mezzo di farlo partire.
Era accaduto in que'di a Roma che papa Urbano vili trovandosi assediato dal! importunità di alcunvescovi spagnuoli
che chiedevano con pertinaci istanze ciò che non poteva o non volea concedereavea
per liberarsenerichiamato con decreto di molto rigore all' osservanza della residenza i vescovi che abbandonavano la loro diocesi.
Pasero colse il deslró
e denunciò al papa il ve scovo Scalense che nvece di pascere il gregge alle sue cure affidalooccupavasi in affari temporali
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (713/781)
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