Storia di Torino di Luigi Cibrario
I.IHRO SKSTOeseguita con tutto il rigore. Santo fu il pensiero
benedetta l'opera.
Nel 1722 fu preso per porto d'armi Carlo Francesco Revello
fiscale di Monastero di Vasco
e condotto nelle carceri senatorie. Il Reinvece di abbandonare
come doveaalla giustizia del Senato la causa
sollecitava con molta premura la condanna; ed avendo presentito che il Senato dubitava che il divieto del porto d'armi non s'estendesse ai fiscaligli fe'dire che sua mente era stata di non escludere quegli uffiziali
e che badasse a non fare falsa ap-plicazion della legge.
Vittorio Amedeo
principe grandema principe di voglie assolute
s'altri mai fudimenticava che r indipendenza de' magistrati è la guarentigia del trono: che la delegazione ai medesimi fatta d'amministrare la giustizia in nome e luogo del sovrano
non può più ammettere restrizioni circa alla pienissima libertà del voto; che un consiglio diretto o indiretto è già un oltraggio alla coscienza del giudice ed alla illibatezza della giustizia; che pubblicata una volta una leggedebbe il giudice interpretarla secondo il senso naturale delle parole
non secondo l'intenzionequalunque sia stata
del legislatorefinché questi non si faccia ei medesimo a dichiararla nelle forme prescritte dalle leggi fondamentali dello Stato.
Ma il Senato non dimenticò esso già i proprii
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (722/781)
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Carlo Francesco Revello Monastero Vasco Senato Senato Amedeo Stato Senato Santo
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