Storia di Torino di Luigi Cibrario
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Mitilo SESTOprovvedimento sapea di violenza
o almeno di troppo rigorosa giustiziae che egli avrebbe addosso quasi tutta la nobiltà dello Stato
la cui sostanza pericolava; creò dapprima un magistrato straordinariosolito mezzo d'ottener giustizie straordinarie; poi congedò l'intero magistrato della Camera
e ne creò con novelli ordini e giudiciper la gran parte nuovi
un altroa cui abbandonò la cognizione di quelle cause
che già di sua natura gli apparteneva; e volendo minorare agli avversarli i mezzi di difesapigliò uno de'più famosi tra gli avvocati provetti del foro torinese
Cottie lo nominò avvocato generale; uno dei più distinti fra gli avvocati giovani
Boginoe lo deputò sostituito del suo procuralor generale. Bogino servì varii anni in tale ufficio
e corrispose pienamente alla aspettazione del Reil quale rivolgendo già nell'animo il pensiero d'abdicar la corona
e di ritirarsi a far vita privatae volendo
prima che ciò seguissedeputare ottimi ufficiali alle prime cariche dello Stato
chiamò a sè l'avvocato Bogino
e gli disse che era contento di luie che per dargliene una prova Io avea nominato consigliere di Stato e referendario; e volendo Bogino ringraziare
S. M. gli accennò di taceree ripigliò: Primo consigliere di Stato e primo referendario. Gli disse quindi che continuando a regolarsi bene perverrebbe col tempo alla carica di ministro; ma che la convenienza richiedeva che un ministro avesse una discreta
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (726/781)
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Stato Camera Stato Bogino Stato Bogino Stato Bogino
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