Storia di Torino di Luigi Cibrario
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1.115 lui SESTOdice
prima d'andar a dormire. Riservatecene l'usufrutto fnehè vivretema fategliene donazione
affinchè si possa dire che la casa è sua. E una questione di parole che mula la sua condizione agli occhi del mondo. 11 prete non seppe che diree fece quello che al Re piacque. Intanto S. M. conchiuse col Bo-gino il suo discorso in questo modo: So che voi lavorale molto
anzi troppoj badate a curar la salutea darvi qualche ricreamento. Comprate una vigna sulla collina; andatevi a dormir la sera
tornate in città la mattina. Un po' d'aria pura e il moto bastano a mantenervi in ben essere. Fate queste gite a cavallo. Il cavalcare giova grandemente alla sanità. Spenderete la tal somma in un cavallo. Tanto per fieno e biada. Tanto per fornimenti. Colla provvigione che avete potete farlo (5).
Niun mercatante intendeva meglio l'economia e il prezzo delle cose che Vittorio Amedeo n.
La profezia del Re s'avverò
Bogino fu ministroed ebbe gran parte in tutti i provvedimenti che onorarono il regno di Carlo Emmanuele ni
e massime in quelli mercè i quali la Sardegna fu tolta alle tenebre dell'ignoranzae di spagnuola che era
restituita all' Italia.
Il conte Bogino beneficò anche dopo morte lo Stato
lasciando nel conte Prospero Balbo
suo figliuolo d' adozionechi degnamente lo rappresentava. Imperocché non meno altamente di Bogino egli
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (728/781)
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Bo-gino Vittorio Amedeo Carlo Emmanuele Sardegna Italia Bogino Stato Prospero Balbo Bogino
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