Storia di Torino di Luigi Cibrario

Pagina (739/781)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      CAPO OTTAVO
      711
      JNon voglio dire con ciò che Uosa non avesse tra le molle sue virtù anche gravi difetti troppo consueti all'umana fralezza ; ma dopoché nel 1759 questa fanciulla vedendosi por divieto d'accettar nel ritiro la contessa Pensa
      nata S. Martino
      virtuosa dama in cui sperava trovar chi le succedessene fece risentimento col cav. Ferraris
      questi non volle più vederlanon rispose più alle sue lettere
      perseverò in una biasimevole durezzapose in dubbio se fosse vero spirito di Dio quello che in lei parlava
      affermando che la pace e la dolcezza del cuore e la perseveranza ne eranosecondo S. Francesco di Sales
      i contrassegni: quasiché lo spirito di Dio non si fosse nei più gran santi in diversi modisecondo la diversa tempera degli individui
      manifestatoe quasiché il bene procurato in diciassette anni da una povera fanciulla senza mezzi non rivelasse abbastanza qual era lo spirito che in lei operasse.
      Ma qual fosse il cuore di Rosa Govona lo manifesterà la lettera che scrisse il 4 dicembre 1759 al cav. Ferrarise che rimase
      come le altresenza risposta.
      Eccola :
      Viva Gesù e Maria.
      liustrissimo
     
      « Ero di sentimento di non più ricorrere da verunoma siccome mi sento come soffocata
      finalmente ho


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

Pagina (739/781)






JNon Uosa Pensa S. Martino Dio S. Francesco Sales Dio Rosa Govona Gesù Maria Ferraris Francesco