Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      capo ottavo 711
      mostrato clic vuole ila me devo andare in lutto secondo Dio; e se non posso andare in lutto secondo Dio non posso più fare quello che Iddio voleva da me; per un altra parte mi sento nel core che Iddio vuole anche adesso la stessa cosa. IVIì dicono che in questo sono ingannata e che devo levarmi dalla testa che tutte queste coso vengano da Dio. Ma se sono ingannata adesso dunque lo sono sempre stata perchè da principio sino a quest'ora ho sempre avuto il medesimo sentimento; eppure lui sa quante volte che temevo di essere ingannata mi ha assicurata e mi ha fatto coraggio a operare così: se allora non ero ingannata ne meno lo sono adesso. Mi sono consultala per assicurarmi e per non mancare alla mia conscienza con altre persone che credo illuminate da Dio e lutti mi dicono come mi diceva lui. Ora veda come posso levarmi dal mio sentimento senza andare contro Dio. Posso lasciar di fare; e se così vogliono assolutamentequanto al non fare di più
      io sono contenta e tranquilla mentre mi pare di essere sicura di non aver in questo nessuno impegno mio naturale. Ma se posso lasciar di farecome ho già lasciato di falli non posso però lasciar di vedere e di sentire quello che vedo e sento : sento che Iddio Io vuole e potrei l'are (li più e vedo che tutto quello che mi hanno permesso con la gralia di Dio tutto è riuscito: se dopo aver fatti esaminare i mici sentimenti da persone di
      Fol. Il
      11?


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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