Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      Piangile Saricolae , Vastanae plangite gentet, Piangile Ruricolae , praedia nuda} pagi.
      Tu quoque da lacrymas, infelix Ter mule iristis, De&poliata bonis, atque onerata malis.
      Quid facerent hostei Fidei ? quid Turcus et Afer ? Armala in Numen quid furibunda manusì II non breve regno di Federico 2.0 Imperatore di occidente , re di Puglia e di Sicilia, fu mai sempre agitato da turbolenze intestine e da guerre con gli stranieri. Volle sventura nostra che aspre contese Federico avesse avuto con tutt'i Pontefici di Roma , lo stato de'quali talvolta invase ed in parte soggiogò. Roma scagliò contra Federico fulmini spirituali e temporali: numerosi nemici gli suscitò, fra i quali i Veneziani. Erano gli anni 1240,e nel Settembre uno stuolo -di Galere Veneziane facendo vela pel hostro mare s'impadronì di Vasto, di Termoli e di molte città di Puglia, i quali luoghi saccheggiò e crudelmente afflisse (60).
      Sederono al governo sì delle umane che delle divine cose di Vasto gli Abbati di S- Giovanni in Venere per lunga serie di anni : lo rileviamo dalle conferme di possesso , che loro ne diedero specificamente e generalmente i Papi e i Re, da Errico IIL nel 1047- a Federigo nei 1227 (61) ; ne avvi motivo di sospettare che pari conferma da Corrado e da Manfredi ottenuta non avessero. Ma quando l'Angioino Carlo I. ebbesi assicurato il trono di Napoli, i poteri de' menzionati Benedettini egli nei 1269. per non conosciuta ragione scisse. Lasciò nelle loro mani la spiritual giurisdizione sulle nostre castella ( la quale noi vedremo d' allora in poi scorrere particolar linea di possessori); bipartì la giurisdizione temporale in guisa che creò signore di Vasto Aimone il nobil cavaliere Tomaso Fasanella , conosciuto altresì col nome di Tomaso del Vasto {62) , e signore di Guasto Giso-ne il suo seguace francese Bertrando del Balzo o di Baucio © Pertuzio (63). Quali fossero stati i successori di Bertrando nel feudo di Guasto Gisone noi so dire, eccezion fatta di Trogisio de Trogisio, e di Nicola de Trogisio (64): non così pe' successori del Fasanella : pienamente nota e poi la serie de'feudatarii di Vasto dopo la incorporazione de' due castelli.
      Visse e regnò Carlo I. sino ai 1285. di nostra salute: ebbesi Vasto Aimone da Guglielmo Scillata nel 1273, a cui successe il figlio anche di nome Guglielmo (65): lo possederono in non precise epoche, pur sotto Carlo I, Giacomo del Vasto (66), ed Andrea de Solliaco (67); poi , regnando Carlo 2.0,Giovanni de Solliaco nel 1294,Russo de Solliaco nei 1295,ed Errico di Guasto Aimone nel 13o£ (68). Montò sul trono di Na-
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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