Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
poli Roberto nel i3og, ed in talaAno era Ugone de Solltacó possesso!* di Vastor a costui successe, sotto il medesimo re,Cantelmo de Cantelenis nel i3i3 (69). Correva il i345, terzo anno del regno di Giovanna I , e già il capitano di ventura Raimondo Cai dora Barone di Casteldelgiudice, terra a noi vicina, crasi impadronito Mi Vasto con la forza delle armi (5); ma poiché favorito avea le turbolenze del regno sotto Giovanna I, costei nel i345. spogliò lui di Vasto, ed assegnò questa terra per sostegno e camera a Maria sua sorella, sposa di Carlo di Durazzo Principe di Taranto (70). Negarono i ^Vastesi nel i346. voler essere vassalli di altri fuorché immediatamente della regina , imperò sostennero inflessibilmente devastazioni e danni (71); e perché Giovanna I. costituito aveva assegnamento di annual rendita al marito Luigi aib-che sulla terra nostra, la quale visiera alquanto opposta, colsero i Vastesi la opportuna invasione dell Ungaro re Ladislao per sottrarsi dalla feudal suggezione; laonde alle truppe di Ladislao ultroneamente nel 1347. si diedero (72). Sta-vasi tuttavia la città nostra dalla parte dell1 Ungaro nel i35i ; né Luigi , venuto di persona ad assediar Vasto sul finire del cennato anno, potè riconquistare le nostre castella assai ben guernite (73). Composta però la pace fra Giovanna I. e Ladislao, dovemmo al fine riconoscere la giurisdizione di Maria.
Fra Morriale di Provenza Cavaliere Gerosolimitano , e Corrado Lupo, ambi dimessi capitani dell'esercito Ungaro , àveano troppo gustata la rapina nella passata invasione , e perciò non sapeano rinunziarvi dopo la conchiusa pace; quindi è che radunata gran comitiva di sbandati Ungavi e altri ribaldi, infestando le città di Apruzzo, misero a sacco la impoverita -terra nostra nel i35s, imposero considerabili tasse a'benestanti cittadini, e molti di questi barbaramente trucidarono (74)- Lagrime voli per vero erano que' tempi, ne' quali anche l'appoggio di Astrea mancava, perchè di leggieri vendevasi la giustizia : lo dimostra un testamento deL Giustiziere di Apruzzo. Ei dichiarava in questo rogito -del 1357. che avendo accettato offerte ultronee di denaro, a discarico di sua coscienza legava delle somme, tra le quali olisce otto alla Università di Guasto Aimone (75).
Mori nel i366. Maria; né lasciato avendo erede deludali dritti, Vasto ricadde al real demanio (70). Regia terra ancora era circa gli anni : così di fatto élla , Chieti , Lanciano, Ortona ed altre Università in questo anno si annunziano nella capitolazione con Bucchianico , per la quale s'impegnavano ottener da Ladislao re di Napoli remission
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