Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
La oditi , condotti da Maróo Sciarra , tacitamente scafarono? -il baluardo di S. Spirito , ed a guisa di torrente impetuoso si diffusero per la città. Prima che alla difesa si fosse potuto accorrere già i masnadieri, abbattute le imposte delle case,; si erano fatti padroni delle vite e delle sostanze ; pochi cit-. ladini vennero trucidati, ma quasiché tutte le abitazioni su-* Lirono saccheggio (3,92).
Dopo T avvenimento dello Sciarra furono Marchesi fonico III, Ferrante Francesco, Diego , Ferdinando Francesco, e Cesare Michelangelo, tutti del medesimo cognome d'Ava— los. L' ultimo di essi perché diedesi al partito di Carlo III. di Austria, fu spogliato della Signoria di Vasto da Filippo V. di Spagua nel 1701 (93), il quale la cedette ai Duca Antonio^ Lanti della Rovere, romano, creditore della regia Corte.La città non si rattennedal reclamare vivamente contra la violazione der privilegii suoi; e quando ogni speranza ebbe perduta sul favo-re voi giudizio della causa , fccesi innanzi per esser-preferita nella cessione, o in altri termini per riscattare se stessa (94). Inutilmente a tanto litigio si accinse, dappoiché ricondotte io regno nel 1707. dalF Imperatore Carlo VI. le insegne Austriache , Cesare Michelangelo ricdé nel possesso de' feudi suoi. Però sino agli ultimi giorni di Giugno 1707, questa città non era stata ritolta a Spagna, stanteche vi ricoverò il reggimento di corazze condotto dal Colonnello Brigadiere Bel* Jet (95). Nel 1729. Cesare Michelangelo morì senzà eredi in linea feudale. Tosto nuove istanze la Citta avanzò, onde rientrare nel tanto sospirato regio demanio ; ma gli esorbitanti debiti lasciati dallo splendido Michelangelo gittarono Vasto in assai più umiliante condizione in quella cioè di sequestro. Qui si collochi la lapida terminale del maggior avvi* limento , cui subì il nostro romano municipio nelle politi* éhe fasi. Lo stato di sequestro paralizzò per anni quarantatre la incominciata y causa. Nel 1772. Vasto fu aggiudicato a Giambattista d' Avalos, e per esso già morto, al fratello ed crede Diego, creditore di Michelangelo (96). Ridestata venne da tal giudizio l'assopita lite, in che acremente la Università si sostenne per molti anni, durandovi ancora nel 1794* Ma una povera e timida comunità era 1' attrice , che litigava col suo potente Barone........ (97). A Diego successe
STotnmaso d'Avalos, 11.0 Marchese.
Dal grave argomento , che ci occupa , trasportiamo il pensiero .all'anno 1799. Niuno ignora i sanguinosi avveni* menti di Francia; di là le miserie del ricco nostro regno ebbero principio , poiché le fatali influenze di quella regione tino a questa si propagarono, ed ujn sanguigno raggio colpì
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