Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
di il lodato'Betti Stima appartenere ad una medesima genW ^ Pachio Sceva e Pachio Candido (i 11). Ili (lscr. 24) Liberto di P. Pachio fu Azmeno Prefetto de'Sacerdoti Cereali. Azmeno o Asmeno^ voce* non'róma na\ fu prenome dello schia vo ; questi, divenuto liberto, assunse il prenome e'1 nome del pa« drone e voltò a cognome il suo prenome (ni).
La gente Statoria, Un solo è restato alla nostra memoria : egli è (Iser. 16) Tito Statario Proclo figlio di Tito , Prefetto dell' Annona, Legato della decima Legione Augusta fedele, Prefetto .de' Fabbri Istoniesi , Patrono del Municipio dello stesso Istonio, Sexemvi'ro Augustale, Quatuorviro quinquennale a far le cose sacre. Pe' suoi meriti gli fu eretta una statua nel Foro. Questa lapida,riportata dal Gudio(ia4)» non si trova più in Vasto; forse à subito il destino di molte altre, che furono messe per materiali di fabbriche.
La gente Bebia. Tra i Bebii rammentati dalle iscrizioni ve n' a uno , che all'uffizio di Flamine fu innalzato. Tra i provinciali solcasi scegliere la persóna del Flamine (125) ; e poiché molti Bebii si ebbero !n Istonio, strana presunzione non sarebbe la nostra se oriunda d'Istonio la schiatta loro dicessimo. I (lscr. 2) Lucio Bebio Avito, figlio di Lucio, ascritto alla tribù Galeria, Prefetto de'Fabbri. Tribuno militare della gemina Legione decima, scelto tra i Pretori per Procuratore dell' Imperator Cesare Vespasiano Augusto nella Provincia del Portogallo. Gru tero riferisce questa iscrizione come scolpita su di base marmorea: forse egli ebbe ragion di credere che una statua o altro fu innalzato a Lucio Bebio Avito: ma perchè mai assegna a Roma la presente iscrizione , mentré il nostro storico Viti la dà ad Istonio (5) ? Il (lscr. i4J Il Senato e '1 popolo Napolitano a Lucio Bebio Comìnio figlio di Lucio , ascritto alla tribù Galeria , Patrono della Colonia di Napoli un ignoto monimento innalzò (126). Egli questo Bebio Cominio fa molto onore ad Istonio , e lo dimostra città ornata di uomini illustri , dal fiore de'qua-^ li le città eleggevano il loro Patrocinatore (127). Ili (lscr. 17.) A Marco Bebio Svetrio Marcello , figlio di Marco , nipote di Quinto , ascritto alla tribù Arnense , onorato del pubblico cavallo, ossia Cavaliere, Edile , Quatuorviro defc-la decisione delle liti , Quatuorviro quinquennale per là seconda volta , Patrono del Municipio , Flamine del Divo Vespasiano ; Marco Bebio Svetrio Marcello e Svetria Ruta al loro ottimo padre innalzarono questo monimento \ à 4ui i Decurioni pubblico funerale., statua equestre, scudo di argento ( foiose perchè i dritti del nostro Municipio ei ben difése ) sita di sepoltura decretarono, c gli urbani (ossia la
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