Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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tempi, queste cose confronto con altre , le quali VideH* la luce del giorno , non à guari di tempo , in atto di ab* battersi le mura del vecchio coro di S. Maria per la edificazione delle nuove. Io adunque il mio corto vedete e ad un tempo la incertezza dell'animo mio confessando , deserà vero gli scoverti oggetti , affinchè uomo di pià. acuto era* dito discernimento giovi del loro significato o il vescovado in disamina o altro oscuro argomento della storia Vastese. In due discosti luoghi una cassa da morto ed utia pergamena stavano riposte , forse da immemorabile tempo se ne giudi-» chiamo dalla mancanza di qualstsia cenno intorno a tali de^ positi , presso i nostri patrii scrittori. Dozzinale era il legname dell' arca , ma però era fino e levigato il legno di altra cassa posta come soppanno della prima.4 quivi si rin* vennero tutte le ossa di uomo pervenuto a matura età; stavano col carcame bottoni di rossa seta, rimasugli di cingold intessuto con fili di lana e di argento, e qualche paternostro di vetro colorato. Poca circospezione tennero i fabbricatori in rilevare l'arca; anzi avidi di preziosi oggetti furio* sa mente la sconquassarono e prima ancora che. a gente pe« rita ne avessero inviato l'avviso. Da nicchia affumata Come per lampada lungamente ivi arsa, fu tolta la pergamena, che avvolgeva ossa di braccio, le quali non ebbi la soddisfazjone di osservare ; bensì la pergamena ò esaminata. Ella è lunga once tredici , larga sette ; evvi gotica scrittura ripartita in quattro colonne, ' due per facciata ; 1' umido decompose il principio della prima colonna , e '1 termine della quarta , mólte parole vi cancellò, e tutta la scrittura è imbianchi-» ta. La difficoltà di leggerla le conciltò un' aria d'importanza. Lunga fatica durai nel volerne intendere le parole , anch'io speraudo grandi scoperte, e meco ridendo poi della inutile iuterpetrazione. Vi si leggono sparsamente e distintamente nella prima colonna.*., simo primo anno noe• . • . arcam — mense: nella colonna seconda secundum genus suum de arca e gre ssa sunt — maledicam terrae prop-ter fiomines. Sensus enim• «... immani cor disfai aao-lescentia sua-et messis frigus et estus eslas et vernms nox et-Benedixitque et dixit ad-et multipli carni ni et-maribus et omne quod movetur et : nella terza colonna vobis Giunta excep.....quod carnem cum sanguine non comed....«
cunctarum be&tiarum-egressa sunt de arca*Arcum meunt ponam in nubibus : nell' ultima colonna de arca-Porro-super universis, Sono queste le parole de'cap: 6, 7, 8 e 9 della Genesi , ov' è discorso dell'universal diluvio; ma qual n' è T allegoria ì ' ' : ~
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VideH S. Maria Vastese Giunta Arcum Genesi Maria
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