Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
giata insigne conferitole da Innocenzo XIII nel 1723 , e del quale prese possesso nel 17^4. Grave agitazione allora s'indonnò
rndi i piò vigorosi sforzi di ragione e di obbiezione ei affinchè la Bolla del 1723 si rivocasse ; ma i tentati-vi risultarono vani, e 1 nuovo campo di litigio al fine fu chiuso pel solenne Voto emesso dal Cardinale Curzio Ori-go nel 1726 , con che la già piegata bilancia de' privilegi] precipitosamente traboccò a vantaggio di S. Maria, quantunque la Sacra Congregazione de' Concilii , a cui questo voto fu accetto , la durezza ne avesse temperato • Di latti stabilì T Origo che mai sempre in avvenire la sola chiesa S. Maria , per essere maggiore , superiore , e più degna , desse il primo segno della risurrezione : che nelle processioni r intero clero di S. Pietro e la sua croce precedessero clero e croce di S. Maria , dalla quale chiesa il canto delle preci e'1 suono delle compane per queste funzioni incominciassero : chè il clero di S. Pietro uscisse di chiesa a ricevere onorevolmente quello di S. Maria nella processione di S. Marco, e '1 più degno luogo del Coro gli cedesse? che soltanto V ultima delle tre processioni delle Rogazioni,. per grazia , incominciasse da S. Pietro , e nella processione dell'Ascensione si permettessero al Preposto il Piviale e due Assistenti con Dalmatica e Tonicella: che le aste dei Baldacchino nella processione del Corpus Domini si portassero da otto Mansionari di S. Maria sino alla porta della chiesa , e dalla porta per la città da otto nobili cittadini:: die l'intero clero secolare e regolare si riunisse in S. Ma* ria « e di là uscisse ad incontrare V Arcivescovo in visita r al quale in detta chiesa la obbedienza si presentasse i però all' arbitrio dell' Ordinario lasciavasi la scelta della chiesa r ove ricever la obbedienza in altre consecutive visite 1 che nopo non fosse ottener licenza dall' Arciprete 6 dal Pre-
PKto per tumulare in chiesa sua filiana chi , notato nel-altra parrocchia , in tal chiesa si scelse e destinò sua sepoltura; però se la elezione cadea nella chiesa principale e parrocchiale , il funebre convoglio , giunto al confine ds sua parrocchia , consegnasse il cadavere al dero dell' altra, il quale in sua matrice chiesa lo trasferisse e tumulasse (261)» Corroborati furono questi statuti dal Breve emesso da papa Benedetto XIII a dì 18 Agosto 1727 (^62).
Le scritture , le lapidi , le fabbriche , gli usi e poco meo di quanto la storia mia va narrando ne' suoi capitoli,, tutto fu piegato e volto dalle chiese rivaleggianti, che diI
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