Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      gobarda parola , Wasl (pag. i5), che dal baratro emerge: per essa ci saia dato appressarci e forse anche pervenire al 53o. Furono padroni dei regno i Longobardi dal 574. ai 774: sveglino adunque si reputano gli autori della nuova denominazione imposta alla patria ; se al regno loro questa denominazione sopravvisse e tuttavia regge, noi , con T ap-poggio del vocabolo , dal 937 al 774 ci conduciamo francamente, e sicuri della politica nostra esistenza dall'una epoca ali altra. Mercè 1' appoggio stesso indietreggiando noi dal 774 verso il 574 9 vien punto di sostarsi, e questo è Tanno della creazione delle Gastaldie , cioè il 667 (277), V anno , in cui la metamorfosi del nome Istonio dovette avvenire : problematica poi si rende , perchè indizii non ne a-yanzano , la esistenza della patria nostra di là dal 667 al 53o , o almeno pe' principii del longobardo regnare. Di fotti perchè mai non più Istonio (nome immedesimato alle mura nostre ) la città si appellò ? Forse ella fu adeguata al piano quando feroce ancora il Longobardo , strappata avendo la bella preda della città al greco sire, ei della ostinata isto-niese-greca resistenza fece vendetta asprissima ne* citta-, dini , de' quali Versò il sangue , e negli edifizii , che rovesciò , intatte lasciando appena alcune muraglie di romana ©pera reticolata, le quali anche oggidì ammiriamo. Se a tanto la calamità di questa terra allora giunse, qual governo di città o corpo morale lei rappresentante, quali statuti , privilegi! 9 stemmi , possedimenti è in noi lusinga di ravvisarvi? Forse una municipal reggenza con le attribuzioni sue e con quanto altro a civile ben organizzata società di famiglie si convengono, forse qui sorgeranno (cosi vaticinato avremmo, se in quel luttuoso anno di probabile sterminio ci fossimo trovati ) quando mansuefatto ed addolcito 1' ani-* mo del conquistatore Longobardo, in questa contrada per lui deserta ei rappellerà gli sparpagliati istoniesi campati al suo ferro , novelli abituri si costruiranno sopra le vecchie basi , altri tetti alle superstiti muraglie s' imporranno ed una Gastaldia vi nascerà. Ma pur dubbioso è il Muratori (sebben mi pare non potersi immaginare, nè realizzare comunità di nomini scevera di corpo rappresentante) che il dispotismo longobardo conceda a' sudditi popoli congregarsi in parlamenti, amministrare a loro talento gl' interessi comuni de* cittadini, possedere comunali rendite,ed in politico corpo costituirsi(a78). Di fatti un Gastaldo in que' tempi sedette al governo della terrà nostra ; e poiché alla cura di ministro, di procuratore e di economo della corte, de'poderi e degli effetti patrimoniali del re ( non dissimile in ciò da privato fattore)
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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