Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
7* .
di pubblici professori y come Grammatici , Retori, Medici, nonché ad altri generali bisogni della repubblica ( 287 ). Rileveremo da' nostri Statoti municipali «in quanta stima fosse ancora ne'secoli ultimi la carica decurionale , e quanti requisiti esigevansi nel cittadino , die doveva occuparla ; per la qual «osa, e per la nobilitante assimilazione colui, che onorevolmente l'impiego di decurione avea disimpegnato , riscuotea di ciò legale attestato, cui fra le lauree e i decorosi titoli di famiglia conservava (6), Le leggi in vigore non mancano di nobilitare questo corpo morale j quantunque vi chiamino 1' interior ceto del popolo , come si vedrà.
L'ordine plebeo e pienamente dimostrato dalla teste menzionata iscrizione di M. Bebio , ove col nome di urbani si annunzia. Quasi I' un ordine con 1' altro gareggiando in onorare Bebio , la plebe decretogli statua pedestre.
' Comune scopo ambi gli ordini si prefiggeano, il bene, Ja prosperità del municipio ; e poiché le opinioni poteano disconvenire nella scelta de' mezzi conducenti alla meta, fa-cea mestieri che un terso ordine di cittadini stabilito avesse l'equilibrio e '1 vincolo fra i Decurioni e i Plebei* Era que* sto l'ordine equestre , riconosciuto ne' municipii dal Sigo-nio (^84) » e confermato nel nostro da due iscrizioni lapidarie , se nulla contiamo 1' anello di oro fregiato di nmana faccia, artifìiiosa A ?he due volti esprimesse capovolgendosi e passando per fronte il barbuto Madonna delle Gratie 1 il suo disegno in rame possiedesi dal Conte Tiberii. Marco Bebio, che il Troyli pone per illustre capitano istoniese della età primiera (288), appartenne al nostro ordine equestre ; anzi i meriti suoi gli proccurarono dal pubblico il dono distintissimo del cavallo , ond' egli non di semplice Cavaliere à nome, ma Cavaliere dal pubblico cavallo è detto (Isc?. 17). La iscr. 37 fregiò sepolcro circondato da aja di rispetto e di guardia larga piedi tredici ed al pari lunga. Riccilia Fausta lo innalzò per se, pe' suoi ( forse discendenti diretti ), per Ri-cilio Yeridiano figlio di Mareo , ascritto alia tribù amen-se, Cavaliere Romano, suo carissimo fratello, per Cajo Anzio Riciliano dolcissimo suo nipote , per Ricilio ligi io di Cajo f arnenso pur desso , pronipote di Lucio Ricilio Mode-r sto, per l'avo materno Faustino... Il Ricilio Yeridiano quantunque dicasi Cavalier Romano, non fu già tale, poiché era questa frase un modo di designare l' ordine equestre de'mu-nicipìi (289).
Le addutte iscrizioni lapidarie mostrano di vantaggio che gli ordini potevano isolatamente risolvere ed eseguire^.ooQle
| |
Grammatici Retori Medici Statoti Bebio Bebio Decurioni Plebei Sigo-nio Madonna Gratie Conte Tiberii Bebio Troyli Cavaliere Cavaliere Isc Fausta Ri-cilio Yeridiano Mareo Cavaliere Romano Cajo Anzio Riciliano Ricilio Cajo Lucio Ricilio Mode-r Faustino Ricilio Yeridiano Cavalier Romano Qle Marco
|