Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      gno. È di Ruggiero la istitutiònfe de* Bagtivi poco innanzi ìi n4o: spettava ad essi esigere le pene pe'danni'apportati dagli animali ne' territori! altrui, e per le frodi nell'assisa , ne'pesi e nelle misure : giudicavano inoltre nelle lievi cause civili , criminali e miste (307) : ove le prime erano di maggior rilievo , non poteva il Baglivo da se solo conoscerle e terminarle , ma necessitavagli 1' assistenza del Giureconsulto , coi di cui parere le decideva (3o8). Le co* stituzioni di ambi i Guglielmi I. e II. non turbarono la po-lizia delle città del regno (309 ) , verso le quali indi scor* tese assai si dimostrò Federico II, che circa gli anni ia3r con gravi pene divietò alle Università l'uso de' dignitosi privilegii , i quali fin da Ottone I. avevano conseguito (310). Ciò che Federico ritolse alle città, passò io parte alla corona , ed in parte a'Bagli vi (3 il).
      Molti Capitoli promulgò VAngioino re Carlo I. Questi confermando à detrimento delle Università le restrizioni di Federigo, in che Giovanna 1. lo imitò (313) , conservò Raglivi, Giudici, Notari; di più, molti nuovi uffizii, Portolani, Fondachieri, Mastrogiurati, circa il 1266 instituì (3i3). Favellerò di alcuui de'nuovi uffizii altrove; qui dei Mastrogin-rato. Autorevole è il Polidoro , dal quale partì la notizia-dei Mastrogiurato; ma trasfmessa sterilmente dal Romanelli, ignote rimarrebbero le funzioni di tal Magistrato , se un barlume non ne dessero' i Capitoli dettati da Carlo II di Angiò vicario del padre nel nostro reame. Quegli divisando^ essere il Mastrogiurato una specie di fiscale, che* sulle tras -gressioni de'concittadini invigila, ied al Governàtore le denunzia , volle che dalla Università si eleggesse , e che alle questioni insurte nelle fiere presedesse (314): ma fuor' di ciò, ingerì vasi il Mastrogiurato nella comunale economica amministrazione? Era egli, come lo fa nel passato secolo, il compendio del Comune, la mente e l'anima del parlamento {315) f e come oggidì n'è presidente il Sindaco ? Io non so dirlo ; sembrami bensì che le attribuzioni del Mastrogiurato , de' Sindaci e degli Eletti avessero non poco variato co* tempi. A schivar la fallacia del sentenziare , • mi terrò a' nudi ragguagli di alcune operazioni della Università nostra , donde la di lei costituzione ove più ove' meno imperfetta-p mente trasparirà. Ma prima di scendere al proposto dettaglio rammenterò che quando Carlo I. ebbesi la corona di Puglia, due vicini Castelli ingombravano pairte dei suolo d' Istonio ; e poiché a diverso siguore ciascun di essi fu concesso (pag. 20) , è ragionevole che ogni castello formato avesse, almeno sin d'allora, separata Università. Però


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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